Wikipedia raggiunge i 500 mila articoli
L'enciclopedia online creata con il contributo degli utenti raggiunge l'importante traguardo di 500 mila articoli pubblicati in lingua inglese
di Andrea Bai pubblicata il 19 Marzo 2005, alle 09:55 nel canale ProgrammiWikipedia, la più nota enciclopedia multimediale online, ha informato, mediante questa press-release, di aver pubblicato ieri l'articolo numero 500 mila in lingua inglese. Wikipedia è un progetto all'interno del quale chiunque può contribuire con una pubblicazione e per questo motivo l'organizzazione (Wikimedia Foundation) non può assicurare l'accuratezza dei contenuti.
Ogni lettore ha la possibilità, inoltre, di modificare articoli già presenti, attenendosi comunque ad una serie di norme ben precise. L'organizzazione dispone inoltre di siti localizzati di vari Paesi nel mondo, all'interno dei quali è possibile pubblicare traduzioni di articoli già presenti in altre lingue.
Il progetto è nato nel gennaio dell'anno 2001 e attualmente conta più di 120 diverse localizzazioni. La versione italiana di Wikipedia, nata nel dicembre 2001 e raggiungibile all'indirizzo http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale, contiene più di 37 mila articoli. A questa pagina è presente una guida al progetto Wikipedia.
Considerando il numero di articoli pubblicati, al secondo posto dopo la versione inglese troviamo quella tedesca con più di 210 mila articoli e a seguire quella giapponese con quasi 107 mila pubblicazioni.
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosu DVD per autofinanziarsi?
Visto il livello medio di (in)cultura, non mi pare una grande garanzia...
triste realtà....concordo
E comunque nessuno ha mai detto che con Wikipedia si debba spegnere il cervello!
Però mi aspettavo qualcosa di più di 500 mila articoli.
nessuno sta dicendo che su wikipedia scrivono solo ignoranti....solo che una enciclopedia senza supervisione mi sembra un tantino azzardata. Chiunque può scrivere le sue congetture, credenze, convinzioni con la possibilità che siano errate o imprecise. Se dovessi fare una ricerca per l'università, mi affiderei a fonti sicure
Esatto.
Anche perchè il fatto di avere conoscenze limitate implica un livello di cultura non indifferente: a riprova del fatto che il livello medio è bassino, almeno qui da noi, ci sono tuttologhi che spuntano come funghi. Fate un giro nella sezione di Scienza e tecnica, e guardate le cose che saltano fuori nelle discussioni, che so, su Marte o sulla fusione nucleare, tanto per dire due argomenti che vanno forte.
Se uno cerca documenti su quegli argomenti e si ritrova delle "informazioni" di quel tipo, ne esce convinto che i marziani sono eschimesi e fanno la fusione fredda nella doccia...
Anche se un po' OT... pare che nell'Enciclopedia venduta con il Corriere della Sera fosse presente la voce "Stefano Accorsi" e invece assenti quelle di "Bob Marley" e di "John Lennon" (notizia datami da un amico scandalizzato che la possiede) cosa significa questo?! che il sapere enciclopedico è un concetto utopico proprio della modernità e non della postmodernità.
Io per l'Uni uso spesso wikipedia e posso assicurare che ha degli articoli davvero ammirevoli.
Inoltre, la particolare struttura a wiki tende, automaticamente, a filtrare il materiale scadente.
Non so come spiegare questa cosa... avete pure in mente, qui da noi se buttate una cartaccia a terra non vi sentite delle in colpa.. Se andate in Svizzera, o in Francia, dove le strade sono pulitissime e ci sono cartelli ovunque che invitano a usare i cestini, anche solo gettare uno scontrino a terra vi fa sentire delle enormi cacche.
Stessa cosa accade scrivendo per wikipedia. NON potete scriverci cacchiate, vi sentireste troppo cretini. E il livello medio dell'opera si eleva, eleva eleva sempre più. Date un'occhiata voi stessi
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".