Microsoft e file system FAT: qualcosa di nuovo in vista?
Un'associazione no-profit ha chiesto il riesame del brevetto del file system FAT
di Alessandro Bordin pubblicata il 14 Giugno 2004, alle 10:33 nel canale StorageMicrosoft
Molti ricorderanno come Microsoft, quanche tempo fa, annunciò di voler richiedere piccole somme per i diritti relativi all'utilizzo del file system FAT, e come tale decisione fosse, all'atto pratico, supportata dalle leggi vigenti, essendo il FAT un vero e proprio brevetto depositato.
Le critiche mosse alla casa di Redmond riguardavano soprattutto la richiesta leggermente postuma (brevetto datato 1976), casualmente in concomitanza dell'enorme boom di schede memoria flash, utilizzate in macchine fotografiche digitali e lettori multimediali portatili, che utilizzano proprio quel file system.
Un'associazione no-profit statunitense, che si batte da anni contro diversi brevetti ritenuti controproducenti allo sviluppo, ha ottenuto la promessa di riesame del brevetto da parte dell'autorità competente in materia.
Microsoft minimizza, ritenendo l'azione dell'associazione no-profit di ordinaria amministrazione che molto difficilmente troverà il favore delle autorità competenti. L'associazione, tuttavia, vanta un discreto successo in azioni di questo tipo, segno che quando si muove spesso ha in mano le leve giuste per scardinare, anche solo in parte, il brevetto "incriminato".
Fonte:
The Inquirer
91 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGrandi alla microsoft...
X scongiurare in futuro questo problema, non esiste un file system open da utilizzare?
Grandi alla microsoft...
X scongiurare in futuro questo problema, non esiste un file system open da utilizzare?
pero' se la memoria la usi su una macchina fotorgrafica e questa supporta solo questo tipo di FS allora se di nuovo fregato.
ciao ciao
Sulla giustezza o meno dei brevetti software c'e' già molto da discutere, ma ciò che secondo me è sommamente sbagliato, e dovrebbe essere sempre impossibile a farsi, è richiedere l'applicazione di un brevetto solo DOPO che le tecnologie protette da tale brevetto siano diffuse.
Vedi questo caso: MS ha permesso, consapevolmente perchè chiunque sapeva che c'erano in giro un sacco di dispositivi basati su FAT, per anni ai produttori di usare il filesystem ( tra l'altro usando una propria implementazione, mica codice targato MS! ) senza pagare una lira... se ci fossero state da subito le royalties, magari si sarebbe sviluppato un fs gratuito indipendente ( magari ext2 si sarebbe diffuso anche per i sistemi mobili e anche su macchine non *nix ad esempio)
Invece così facendo ha consolidato la posizione dominante di FAT senza spendere un soldo, e ora li vorrebbe indietro... un po' come SCO che ha venduto e usato Linux per anni 'senza sapere che contenesse codice scritto da lei'... ridicolo.
Secondo me un titolare di diritti dovrebbe avere un tempo limite, specialmente quando la violazione è palese, per farli valere; altrimenti dovrebbe subentrare una sorta di 'usucapione sull'utilizzo dei brevetti'.
il dos insegna....
infatti e' per i rimborsi fortettari retroattivi che la legge potrebbe essere aggirata in quanto non risulta per nulla un problema utilizzare un'altro file system, opensource o proprietario capace di leggere essere letto da qualunque dispositivo.
quindi altro che battaglia a fovore dei consumatori. questa e' a favore delle aziende.
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