Moduli memoria ad alte prestazioni: cambiano le priorità
Il recente lancio di nuovi moduli memoria DDR400 a bassa latenza sta spostando il focus lontano dalle frequenze di clock sempre più elevate: la bandwidth da sola serve a poco
di Paolo Corsini pubblicata il 28 Maggio 2004, alle 12:53 nel canale Schede Madri e chipsetSia Corsair che OCZ, due dei principali produttori di memorie DDR ad elevate prestazioni, hanno recentemente presentato moduli memoria di nuova generazione. Al posto di lanciare la sfida a nuovi livelli di frequenze di funzionamento, l'attenzione si è spostata verso il contenimento delle latenze di accesso.
I nuovi moduli memoria presentati, infatti, sono dei classici DDR400, per i quali vengono garantiti timings di accesso particolarmente spinti. Questa caratteristica permette di ottenere prestazioni velocistiche più elevate quando si abbina una frequenza di lavoro standard.
A timings più spinti, infatti, la latenza della memoria DDR diminuisce generando migliori prestazioni velocistiche in pressoché tutti gli ambiti applicativi.
Tutti i maggiori produttori di moduli memoria hanno spinto, da più di 1 anno a questa parte, verso moduli memoria che superassero le specifiche DDR400, le uniche ratificate ufficialmente dal JEDEC. Prima i moduli DDR433, in seguito quelli DDR466 e DDR500 hanno spinto le frequenze di lavoro garantite verso valori sempre più elevati. Si è giunti al limite con memorie DDR550, capaci quindi di operare stabilmente a 275 MHz di clock contro un valore di 200 MHz per i moduli DDR400.
A questo tuttavia non si è accompagnata sia la certificazione di questi moduli in uno standard di mercato da parte del JEDEC, sia la disponibilità di chipset e processori in grado di sfruttare direttamente le nuove frequenze di lavoro.
I moduli DDR500 e simili, quindi, sono adatti solo per quegli utenti che overcloccano il proprio processore, abbinando frequenze di bus fortemente fuori specifica e un funzionamento sincrono della memoria al bus di sistema.
Non esistono attualmente in commercio processori che possano sfruttare queste frequenze di lavoro, a meno di non aumentarne la frequenza di bus via overclock.
Quando utilizzati a frequenze di bus standard, quindi in modalità DDR400, i moduli DDR500 e simili risultano generalmente essere penalizzati per via delle superiori latenze alle quali operano. Per poter garantire funzionamento stabile a frequenze così elevate, infatti, tutti i produttori devono alzare i timings di accesso. Con valori standard, quindi, un modulo DDR500 è mediamente più lento di uno DDR400.
Il cambio di focus da parte dei produttori di memorie ad elevate prestazioni è sicuramente apprezzabile. Ottenere migliori prestazioni a frequenze di default, diminuendo le latenze, ha impatti positivi su tutte le tipologie di utenti e non è limitato ai soli overclockers. Le roadmap dei produttori di processori, inoltre, non lasciano prevedere il debutto in tempi brevi di cpu che possano sfruttare a breve termine memorie in standard oltre quello DDR400, capaci di bandwidth molto elevate ma all'atto pratico non sfruttate.
27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoParlando di utenti AMD (quale io sono) a chi giova un FSB di 275 mhz visto che è irraggiungibile con le attuali mobo??
Mentre timings spinti sono auspicabili e ricercati da quasi tutti gli utenti....
bah!
Ormai a 220-230 ci si arriva anche con gli amd, basta siano i mobile
no. basta sia sbloccato il moltiplicatore
io sto a 245 con un torello
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