Intel riconsidera il design dei sistemi di raffreddamento
In vista del lancio di Prescott, Intel deve adeguare il design dei sistemi di raffreddamento. Progettato un dissipatore con alette biforcate
di Andrea Bai pubblicata il 22 Settembre 2003, alle 16:01 nel canale ProcessoriIntel
L'architettura NetBurst impiegata per la realizzazione dei processori Intel ha da sempre avuto, come "effetto collaterale" la produzione di molto calore in fase operativa. Ogni volta che si raggiungono nuove e più elevate frequenze operative, si rende necessaria l'effetuazione di alcune modifiche sui sistemi di raffreddamento che, solitamente, diventano più voluminosi e rumorosi.
Il prossimo anno verrà lanciato il processore Prescott 3,40GHz, che come si può facilmente immaginare richederà un sistema di dissipazione particolarmente efficace. Intel, in collaborazione con AVC, ha sviluppato per questa CPU un sistema di air-cooling semplice ma, di sicuro effetto.
La struttura ricalca i classici dissipatori tondeggianti con alette semicircolari, ma la novità è rappresentata dal fatto che, come si vede dallo schema, le alette sono caratterizzate da una struttura biforcata: questo permette di avere una maggiore superficie dissipante in un ingombro pari a quello di un dissipatore tradizionale, il nuovo sistema ha infatti un diametro di circa 9 cm.
Intel dovrebbe inoltre riconsiderare il sistema di ancoraggio alla scheda madre, eliminando la necessità di staffe di fissaggio preassemblate sulla scheda madre. Il dissipatore viene raffreddato da una ventola con connettore a 4 pin, per la regolazione del regime di rotazione.
Fonte: Xbitlabs
45 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoBello
Bello davvero, speriamo funga come deveUn ulteriore motivo per gettare nel gabinetto le schede madri attuali?
Se è così, faccio i miei complimenti alla intel per il modo in cui conferma la sua disattenzione (voluta?) all'utente 'evoluto', e di conseguenza corrobora la mia NETTA preferenza per AMD (4 anni ormai, un solo socket, con doppio aggancio per il dissi - ai dentini e ai buchetti sul pcb - sempre invariato).
Sono al terzo pc sul quale uso il fido alpha 8045.
Niente di nuovo, ma e' evidente che il problema termico sta diventando un problema (scusate il gioco di parole) per Intel.
Paradossalmente sembra meno afflitta AMD, che sino ad un anno fa o poco piu' aveva un problema apparentemente ben piu' grave.
Ma ha scelto una via diversa che potrebbe rivelarsi migliore di quella di Intel.
lo fa come e quanto gli utenti intel sia per avere supporto verso nuovi tipi di processore, per chipset nuovi, per supporto a ram differenti slot agp nuovi dual channel o quant'altro... almeno un utente intel con gli socket o attacchi differenti ha la "giustificazione morale " a cambiare scheda per ottenere le stesse migliorie...
Inoltre solo una minima parte degli utenti fà l'upgrade dl sistema. Nella maggioranza dei casi un sistema nasce con una certa configurazione e muore con quella. Per cui il cambianto di specifiche è rilevante solo per quella parte di utenti (molto minoritaria) che vengono chiamati "Computer Enthusiasts", che smanettano sul loro sistema e non amano dover periodicamente cambiare schede madri, dissipatori, ecc. per rimanere "al passo".
Non si può pensare che Intel o AMD "tarino" le loro strategie sugli smanettoni, per farli risparmiare o spendere, semplicemente non gliene frega niente.
O ancora meglio, quale è il limite tra calore e potere dissipante di radiatori ad aria forzata o a liquido.
Ma quanto potrà mai scaldare un microprocessore prossimo venturo a 4,5GHz
Grazie
Scusate ragazzi!...
Può essere che mi sbagli, ma se non vado errato anni fa intel aveva dichiarato che i sistemi a raffreddamento "ORB" non rientravano nelle loro prospettive di vendita!Sempre se non erro!
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".